RUMORE da CALPESTIO

pavimento pupazzi

Oltre al rumore trasmesso tra pareti divisorie esistono altre situazioni in cui il rumore giunge non più in via aerea ma via solida ovvero su contatto diretto con la struttura.
I casi più ricorrenti:
– da calpestio
– da scarichi o impianti similari
– dispositivi elettrici o meccanici (ascensore, condizionatori impianti di riscaldamento ecc.

Il rumore da calpestio in fase di realizzazione del fabbricato è agevolmente gestibile attraverso i massetti galleggianti e i maggiori spessori della componente verticale potranno essere adeguatamente compensati per avere le altezze minime per l’agibilità (minimo 2,70mt).

Anche in corso di ristrutturazione è possibile intervenire e nei casi in cui le altezze non permettono la realizzazione dei massetti galleggianti sono stati recentemente introdotti in commercio dei tappeti in gomma riciclata da PFU da appoggiare al pavimento esistente sulla quale incollare il nuovo pavimento (piastrelle o palquet n legno) con colle adesive.
Gli spessori e le caratteristiche dinamiche di questi tappeti in gomma sono tali da attenuare sensibilmente il rumore da calpestio e la semplicità di posa implica una forte riduzione dei costi.
Il segreto sta sempre nella scelta e dimensionamento dei materiali e nella loro corretta posa.

Intervenire nel soffitto dell’abitazione sottostante è pressochè inutile a meno di non voler intervenire comunque pur essendo a conoscenza a priori della scarsità dei risultati e dei benefici.

Per gli impianti la questione deve essere affrontata in funzione delle singole situazioni.
I condizionatori o gli impianti di riscaldamento e/o raffrescamento generano vibrazioni che si diffondono per via strutturale nel fabbricato.
Un lavoro serio è rilevare con accelerometri e analizzatori di spettro il comportamento vibrazionale della macchina, individuare le componenti in frequenza e le eventuali risonanze. Una volta fatto questo ricercare la soluzione tecnica e strutturale per smorzare queste risonanze.
Nella maggior parte dei casi si interviene collocando opportuni silent-block scelti in funzione delle loro caratteristiche dinamiche, dei carichi che devono sopportare e della loro durata in cui devono mantenere costanti le loro caratteristiche.

Scelte errate determinano risultati scadenti: un silent-block sbagliato o non filtra adeguatamente oppure non taglia le frequenze indesiderate e nei casi peggiori non sopporta i carichi e perde precocemente le sue caratteristiche.

In tutti questi casi l’improvvisazione non è lo strumento vincente e l’affidarsi a un tecnico qualificato è l’unica soluzione per spendere bene i propri soldi.

Il tecnico quindi si affianca al cliente e segue le tre fasi:

1) PROGETTO e scelta con il cliente della soluzione migliore per costi/benefici;

2) FORNITURA E POSA con maestranze qualificate per ridurre i costi e avere certezza della corretta
esecuzione a regola d’arte;

3) COLLAUDO per conoscere in modo documentato i benefici conseguiti.

Ing. Alessandro Barla cell. 391 1098505    
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