RUMORE tra PARETI confinanti

pareti pupazziNelle abitazioni

nelle scuole ed ospedali

Crea disagio sentire il rumore che arriva dal vicino di casa e in genere non fa piacere ascoltare la televisione o le conversazioni che avvengono dall’altra parte della parete. Questo avviene nella vita quotidiana di tutti i giorni e quando si arriva ad una situazione di intolleranza, disagio e stress allora occorre in qualche modo affrontare il problema e se possibile risolverlo.

Il rovescio della medaglia è che ognuno in casa sua vuole tutelare la propria privacy e la presenza di pareti “trasparenti” sotto il profilo acustico determina in qualche modo una rinuncia alla propria riservatezza.

Molti dei problemi che abbiamo in questo campo sono legati ai bassissimi standard edilizi delle nostre case realizzate nel tempo (soprattutto nel boom edilizio degli anni ’60 e ’70) con scarsissima attenzione alla qualità e all’isolamento acustico.
Spesso abbiamo come divisori semplici pareti con una sola fila di mattoni forati intonacati. In questo caso l’isolamento acustico è nell’ordine di 40dBA ben lontano dai valori minimi previsti dall’attuale normativa italiana (R’w > 50dBA per unità residenziali) e dagli standard europei (ancora più restrittivi).

Cosa fare?

In primo luogo l’ INFORMAZIONE.
E’ bene documentarsi bene prima di investire soldi perchè il campo dell’acustica è tutt’altro che semplice, la scarsa informazione regna e in commercio vengono venduti materiali che sulla carta risolvono tutto ma che poi non danno il risultato atteso.
Occorre capire la differenza fondamentale da ISOLAMENTO acustico e ASSORBIMENTO acustico
Su questo punto non si vuole fare un trattato scientifico e si demanda ai siti più seri e competenti presenti nel Web.

In breve per avere dei risultati nell’isolamento acustico occorre lavorare sulla massa delle pareti. Dobbiamo quindi fare molta attenzione sui prodotti commerciali porosi o con materiali fibrosi. Essi si comportano come una spugna che assorbe ma non impedisce la trasmissione: sono ottimi nel locali pubblici, nei teatri, nei cinema per ridurre il riverbero (la qualità dell’ascolto), ma non sono i migliori per impedire e isolare la trasmissione. In più sono generalmente piuttosto costosi perchè prodotti da materie prime e con trattamenti specifici.
In alcuni casi per migliorare il loro comportamento all’isolamento acustico viene interposta nei prodotti più cari una o più lamine di piombo. Ma lo spessore di questa lamina (singola o doppia) è di alcuni decimi di millimetro e il suo contributo non paga la spesa.

Lavorare sulla massa è l’unica soluzione ma anche qui bisogna sapere che:
– ci sono dei limiti fisici e per esempio per incrementare di 3 dB il potere fonoisolante di una parete in forati da 80 mm occorrerebbe raddoppiarne la massa (da 60 a 120 kg/mq) mentre per incrementare di 3 dB il potere fonoisolante di una parete in cemento armato da 100 mm occorre raddoppiare la massa da 200 a 400 kg/mq.;
– altri limiti: la trasmissione del rumore non avviene solo attraverso la parete divisoria ma anche attraverso le altre pareti perimetrali. Se vogliamo dare degli ordini di grandezza un 60-70% del rumore arriva dalla parete divisoria il resto dal pavimento, dal soffitto e dalle restanti pareti trasversali;
– e poi bisogna passare dalla teoria alla pratica e la POSA IN OPERA è fondamentale ed è anche il momento dove si possono fare grossolani errori che annullano il risultato atteso. Immaginate una finestra anche con triplo vetro ma che non sigilla bene: il rumore passa tutto come prima.

Quindi bisogna fare molta attenzione: scegliere le soluzioni migliori (che non necessariamente costano di più) affidandosi a chi ha esperienza nel settore.
Occorre sapere a priori che non si fanno miracoli e che, a maggior ragione, occorre spendere bene i propri soldi per evitare frequenti e facili delusioni.

In secondo luogo: intervenire valutando il rapporto COSTI/BENEFICI
In genere quando si decide di intervenire ci si affida direttamente a un’impresa o un artigiano edile che posa i materiali disponibili in commercio. Alle volte si procede autonomamente con il fai da te. Raramente c’è un tecnico che progetta l’intervento (scelta e ottimizzazione dei materiali), che segua i lavori e poi, se ha la corretta strumentazione, che ne faccia il collaudo.
Il cliente che ha fatto questo investimento si ritrova in genere con una nuova parete con cui ha perso diversi centimetri (anche 10cm e più) per lo spessore della medesima e dell’intercapedine in genere riempita con materiali poco efficaci. Nessuno è in grado di dirgli i risultati e i benefici conseguiti: a orecchio dovrà capire se il rumore si è ridotto in modo accettabile o se ha speso inutilmente i suoi soldi.

La SOLUZIONE che si propone intende dare maggiori certezze al cliente abbandonando l’improvvisazione e facendo leva su questi   3  punti:

1) condividere la scelta dei migliori materiali di recente produzione che permettono di ottimizzare il rapporto COSTI/BENEFICI ad esempio con:

a) impiego nell’intercapedine di uno o più strati di pannelli in gomma riciclata da PFU (pneumatici fuori utilizzo) che per le sue caratteristiche in massa, smorzamento e isolamento acustico è tra i migliori prodotti in commercio e con costi contenuti;
b) finitura esterna a vista tramite pannelli standard in cartongesso che essendo prodotti di normale produzione e reperibilità hanno anche costi decisamente inferiori rispetto a prodotti specifici (lastre accoppiate di cartongesso più materiale fonoisolante). Si ottimizzano i costi di produzione, trasporto e magazzino. In più non si perdono inutili centimetri rispetto a pannelli in muratura.

2) seguire direttamente la posa con maestranze qualificate in grado di ottimizzare i tempi di posa ma sopratutto a regola d’arte con le giuste accortezze che richiedono simili lavori;

3) garantire al cliente di conoscere in modo certo e documentato il beneficio ottenuto tramite la misura strumentale (con fonometro integratore certificato in classe 1) della situazione prima e dopo l’intervento. Quindi il COLLAUDO finale.

Il tecnico quindi si sostituisce all’impresa e segue le tre fasi:

1) PROGETTO e scelta con il cliente della soluzione migliore per costi/benefici;

2) FORNITURA E POSA con maestranze qualificate per ridurre i costi e avere certezza della corretta esecuzione a regola d’arte;

3) COLLAUDO con fonometro per conoscere in modo certificato i benefici conseguiti.

Ing. Alessandro Barla cell. 391 109 8505 
email: [email protected] PEC: [email protected] PIVA: 01633950082